COVID-19 E CRISTIANITÀ: MAC ARTHUR GUIDA VERSO LA CATASTROFE
Basandosi su interpretazioni sbagliate della Bibbia, John McArthur promuove un atteggiamento che può portare alla catastrofe ampi settori della cristianità.
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di Fernando De Angelis (9/11/20)
Abbiamo definito le annotazioni di Thompson alla Bibbia come “Una via evangelica al paganesimo” (post del 16/6/18), mentre le annotazioni di McArthur ho voluto tenerle presenti nello scrivere i due ultimi libri. Un elemento di dissenso ha però ora acquistato una grande rilevanza e anche l’aver espresso qualche apprezzamento verso McArthur mi spinge a prenderne le distanze, avvisando del pericolo.
È da un decennio che me ne sto in disparte, percependo il mondo attraverso qualche amico con il quale proseguo lo scambio. Il 13 marzo 2020, con l’irrompere della pandemia, un’amica mi ha stimolato a fare qualche considerazione ed ho messo un post dal titolo: “Un dio più piccolo del coronavirus?”, mostrando che Dio non ha cessato di esercitare il suo controllo nel mondo.
Subito dopo, il 16/3/2020, Simona Mancini mi ha riferito di alcuni che dicono che il sangue di Gesù ci protegge dal virus: ho risposto con “Coronavirus e uso improprio della Bibbia“.
Circa un mese fa, cioè nell’ottobre 2020, Cristian Marchidan mi ha detto: «Tu dici che sul Covid-19 bisogna rispettare le disposizioni delle autorità. Però John McArthur, che tu stimi, ha promosso negli Stati Uniti una riunione della chiesa fatta senza l’uso delle mascherine». Ho risposto: «E senza l’uso della testa». Finita la conversazione telefonica, poco pacata da parte mia, sono andato a vedere il commento, nell’edizione della Bibbia da lui annotata, che fa McArthur a Matteo 4:9, dov’è scritto: «Il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, dicendogli: “Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori”». Commenta McArthur: «Satana è il “principe di questo mondo (Giov 12:31; 14:30; 16:11) e “il dio di questo mondo” (2Cor 4:4). Tutta la terra giace in suo potere (1Giov 5:19). Questa realtà è raffigurata in Daniele 10:13 (vedi nota relativa), dove una potenza demoniaca controlla il regno di Persia in maniera tale da risultare incarnata nello stesso principe di Persia».
Dissento profondamente da questo commento di McArthur ed entrerò nel merito della citazione di Daniele fatta, ma sul potere del “principe di questo mondo” rimando a quanto ho già scritto, limitandomi a ribadire che anche Gesù afferma di avere i pieni poteri «in cielo e sulla terra» (Mat 28:18), perciò uno dei due è bugiardo. È incredibile che, chi dichiara di credere in Gesù, dia poi ragione a Satana, accusando implicitamente Gesù di fare vane promesse. Ho espresso le mie convinzioni nell’articolo intitolato “Questo mondo è governato da Dio o dal Diavolo?” (post del 6/5/17), come pure nel mio libro sul Vangelo di Matteo (capp. 7/2/B e 33/2/B,E), dei quali farò un estratto scaricabile.
La citazione che fa McArthur di Daniele 10:13 è un classico modo per far dire alla Bibbia ciò che ci si è prefissi, evitando di tener conto del contesto. A Daniele apparve un essere celeste (10:5-10), il quale gli disse: «Non temere, Daniele, poiché dal primo giorno che ti mettesti in cuore di capire e d’umiliarti davanti al tuo Dio, le tue parole sono state udite e io sono venuto a motivo delle tue parole. Ma il capo del regno di Persia m’ha resistito ventun giorni; però Michele, uno dei primi capi, è venuto in mio soccorso e io sono rimasto là presso i re di Persia. Ora sono venuto a farti conoscere ciò che avverrà al tuo popolo negli ultimi giorni; perché è ancora una visione che concerne l’avvenire». Nel commento a questo passo, McArthur scrive: «Il ritardo di tre settimane era dovuto a un angelo malvagio che si oppose a Gabriele». «Questo ci dice che Satana prende parte al combattimento celeste per influenzare generazioni e intere nazioni contro Dio e il suo popolo». Ben detto! Le forze del male possono ostacolare l’opera di Dio, ma DIO È PIÙ FORTE e perciò manda comunque ad effetto i suoi piani.
L’intero libro di Daniele descrive il succedersi degli imperi come espressione di un determinato disegno di Dio (capp. 2,7,8). Con Dio che opera nell’imperatore Nabucodonosor «affinché i viventi sappiano che l’Altissimo domina sul regno degli uomini e che egli LO DÀ A CHI VUOLE»; L’espressione è ripetuta più volte (Dan 4:17,25,32), perciò la pretesa del Diavolo di avere il potere di dare i regni del mondo a chi vuole, riportata in Matteo 4:8-9 e Luca 4:6, non contrasta solo con le successive parole di Gesù, ma anche con le affermazioni in Daniele, che riflettono un’impostazione di tutto l’Antico Testamento.
Per mettere in guardia dagli atteggiamenti sbagliati che circolano, ho cercato un modo per inserire l’argomento alla fine del primo studio online della serie “La Bibbia dall’inizio” (12/10/20). Lo stimolo diretto per fare questo articolo mi è però arrivato da poco (3/11/20) per mezzo di P. M., il quale mi ha scritto di un pastore che ha invitato tutti ad andare al culto, perché avrebbe ricevuto la rivelazione che Dio proteggerà quelli che hanno una vera fede. Concludendo così il messaggio: «Stanno distruggendo la chiesa». C. Man. mi ha poi fornito la dichiarazione con la quale McArthur, e la chiesa della quale è pastore, dichiarano che (link), «in risposta al recente ordine dello stato che richiede alle chiese in California di limitare sospendere a tempo indeterminato tutti gli incontri, noi, i pastori e gli anziani della Grace Community Church, informiamo rispettosamente i nostri leader civici che hanno superato la loro legittima giurisdizione e la nostra fedeltà a Cristo ci proibisce di osservare le restrizioni che vogliono imporre ai nostri culti di adorazione». Avendo già premesso che «la conformità sarebbe disobbedienza ai chiari comandi del nostro Signore».
Prima di andare al mio dissenso più profondo e meno avvertito dalla cristianità, preciso brevemente che le autorità civili non travalicano il loro ruolo quando impongono norme che, pur influendo sulla chiesa, hanno lo scopo di salvaguardare la salute pubblica, non sono cioè rivolte in modo specifico alla chiesa, ma a tutta la società.
La motivazione addotta per disobbedire SEMBRA essere l’obbedienza a Gesù, ma in nessuna parte del Vangelo troviamo la pratica della assemblea domenicale dei discepoli di Gesù, che continuavano a essere “Ebrei fra Ebrei”. Le assemblee che frequentavano i primi cristiani si svolgevano al Tempio e nelle sinagoghe, come aveva fatto Gesù (Giov 18:20). Anche se a molti può risultare incredibile, la prassi della assemblea settimanale dei discepoli di Gesù venne formalizzata da Paolo e si consolidò a Corinto prima e ad Efeso poi, dovuta al fatto che la maggioranza dei Giudei non sopportava la minoranza che aveva creduto in Gesù (Atti 18:6-8; 19:9). Purtroppo la cristianità, come i Giudei di quel tempo, spesso non distingue fra la propria tradizione e la Parola di Dio. Facendo scelte che appaiono di fedeltà a Dio, ma che portano allo sfacelo. Costringendo Dio a proseguire il suo progetto attraverso un residuo consapevole.