Ping pong 040. EVITABILE L’UCCISIONE DEI BAMBINI MADIANITI?
NICOLA SCARANO (29/4/20). Caro Fernando, ti scrivo riguardo argomenti che stanno profondamente turbando la mia fede. Non riesco affatto a comprendere le ragioni che hanno portato alla strage dei bambini madianiti, ordinata da Mosè in Numeri 31:17. Non bastava uccidere le donne sposate?
RISPOSTA (9/5/20).
Il problema non sono le singole questioni, ma la posizione nella quale ti poni di fronte alla Parola di Dio. La parte che va da Esodo a 2Re è inserita in un contesto culturale molto diverso dal nostro e ci sono episodi che, se guardati con i presupposti culturali odierni, ci risultano inaccettabili.
Anche io ho avuto atteggiamenti simili al tuo, che rassomiglio a quello di Giobbe nei capitoli centrali, dove lui sente di aver ragione e accusa Dio. Il fatto straordinario è che Dio non punisce Giobbe, ma prima gli parla per fargli comprendere che non è in grado di giudicare il Creatore di tutte le cose: «Io ti farò delle domande e tu insegnami! Dov’eri tu quando io fondavo la terra?» «Colui che censura Dio ha una risposta a tutto questo?» (38:3-4; 40:2). Giobbe rinunciò a essere il giudice di Dio (40:4-5) e Dio continuò a parlargli amichevolmente. Giobbe riconobbe che Dio può TUTTO e che nulla può impedirgli di eseguire un suo disegno (42:2). Dio allora è come se abbracciasse Giobbe, prendendo le sue difese, condannando i suoi falsi amici e benedicendo «gli ultimi anni di Giobbe più dei primi» (42:12).
Abbiamo bisogno di metterci al posto degli imputati, non in quello dei giudici. Dicendo a Dio che abbiamo fiducia in lui anche dove non comprendiamo. Considerando che ignoriamo profondamente la realtà del mondo futuro, cioè in che modo Dio completerà la sua opera, facendo «nuovi cieli e nuova terra» (2Pie 2:3-13).
Ciò non significa che non dobbiamo cercare di capire, per quanto ci è possibile. Chiedi: «Non riesco affatto a comprendere le ragioni che hanno portato alla strage dei bambini madianiti ordinata da Mosè in Numeri 31:17. Non bastava uccidere le donne sposate?». I bambini sono visti come strettamente legati ai genitori, nel bene e nel male. Il rapporto educativo è essenzialmente affettivo e credo che sarebbe ancor meno accettabile chiedere a un bambino di legarsi affettivamente a chi gli ha ucciso la madre.
DAF