di Fernando De Angelis (18/12/23)
Le chiese cristiane si possono dividere in due categorie. Quelle di tipo “anabattista”, nelle quali si diventa membri da adulti, dopo una scelta personale e il conseguente battesimo. Nell’altro tipo di chiese, definite “pedobattiste”, ci si entra invece alla nascita, subito dopo la quale viene amministrato il battesimo (chiese cattoliche, ortodosse, luterane, calviniste, anglicane, valdesi).
Agli anabattisti non fu permesso di radicarsi in Europa, trovando invece libertà nell’America anglosassone, dove presero il nome di “battisti”. Il movimento fu iniziato da Roger Williams nel 1636, in un territorio che divenne poi il Rhode Island. Quel modello di società, che separava le chiese dallo Stato dando a tutti la libertà di religione, fu talmente benedetto da Dio che fu presto imitato dalle altre colonie puritane, divenendo poi la base costituzionale degli Stati Uniti d’America (1776). In seguito anche l’Inghilterra adotterà il principio della libertà di religione.
A partire dalla loro fondazione, gli Stati Uniti sono progrediti sempre più, anche sul piano internazionale, fino a divenire leader del mondo (anche se ora appaiono in declino). Mentre la lingua inglese è divenuta la base della comunicazione mondiale.
Negli Atti degli apostoli è evidente il principio di separazione fra le chiese e l’autorità politica, ma poi Costantino (313) ha iniziato ad unire i due mondi. Non mi è stato facile riconoscere che il cristianesimo costantiniano ha avuto una sua funzione positiva, ma è evidente che ora è fuori tempo e sempre più marginale. Mentre il cristianesimo che battezza solo gli adulti continua ad avanzare in ogni parte del mondo.
I pedobattisti hanno in genere antipatia per gli Ebrei e per Israele, mentre i cristiani che sostengono l’attuale Stato di Israele appartengono in genere a chiese di tipo anabattista. Questo perché le chiese pedobattiste si sentono parte di uno Stato divenuto “eletto da Dio”, che sostituirebbe il popolo di Israele, il quale non avrebbe più diritto alla Terra Promessa. Mentre le chiese che sono indipendenti dallo Stato nel quale vivono e che rispettano, si considerano spiritualmente associati ad Israele, vedendo il loro ritorno nella Terra Promessa ad Abramo l’inizio del percorso che porterà al ritorno di Gesù sul Monte degli Ulivi, con l’inaugurazione del suo regno.