Ping pong 027. IL BATTESIMO DI GIOVANNI E QUELLI DI GESÙ

MARCHIDAN CRISTIAN (2/7/18). Caro Fernando, ho quasi finito di leggere il tuo libro sugli Atti degli apostoli e vorrei chiederti qual è la differenza tra il battesimo di Giovanni e il battesimo di Gesù. Che esperienza era per loro questo “nuovo” battesimo? Penso in particolare ad Atti 19:1-7.

RISPOSTA (4/9/18). Il Nuovo Testamento è una storia, perciò i significati spesso si sviluppano insieme alle circostanze. Giovanni battezzava «in acqua» quelli che si preparavano a ricevere il Messia, che li avrebbe invece battezzati «con lo Spirito Santo e con il fuoco», facendoli entrare nel regno di Dio (Mat 3:1-11; Giov 1:33).

Il battesimo somministrato da Gesù e dagli apostoli (Giov 4:1-2), come pure il messaggio portato, all’inizio si mantennero nel solco dell’opera del Battista (cfr. Mat 3:11 con 4:17 e 10:7). L’annunciato battesimo di Gesù «con lo Spirito Santo e con il fuoco» (Mat 3:11) si sono realizzati in Atti 2, cioè dopo la sua ascensione in cielo. In Giovanni 7:37-39 è infatti scritto: «Gesù esclamò […] “Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo seno”. Disse questo dello Spirito, che dovevano ricevere quelli che avrebbero creduto in lui; lo Spirito, infatti non era stato dato, perché Gesù non era ancora glorificato».

Con Atti 2 e dopo Atti 2 il “nuovo battesimo di Gesù” è collegato con il fatto che il credente diviene dimora dello Spirito Santo. La differenza si può capire osservando l’effetto che fece la discesa dello Spirito su Pietro e sugli apostoli, in confronto a ciò che erano prima di Atti 2.

Nel libro degli Atti vengono riportati episodi spiegabili con la fase transitoria. Giovanni cominciò a battezzare annunciando la venuta del Messia. Dopo aver incontrato e battezzato Gesù, si formarono due scuole parallele (Mat 9:14; Giov 4:1) e certamente Giovanni cominciò a chiarire la persona e l’opera di Gesù, continuando a mantenere qualche rapporto con i suoi discepoli anche dopo essere stato messo in prigione (Mat 11:2). Molti discepoli di Giovanni cominciarono da subito a seguire Gesù (Giov 1:35-37) e questo passaggio si accentuò dopo la morte di Giovanni. Per chi abitava fuori Israele, come nel caso di quelli in Atti 19:1-7, risultò difficile seguire gli sviluppi dell’insegnamento di Gesù. In loro perciò non c’eraq bisogno di porre il fondamento, ma solo di realizzare l’aggiornamento.

Il Nuovo Testamento, comunque, non prevede due tipi di credenti in Gesù, come abbiamo precisato in occasione di una tua precedente domanda sul “dono delle lingue” (vedere “Ping pong” n. 22, del 30/5/18). Fra i vari aspetti dell’unità dei credenti, Paolo indica anche «un solo battesimo», dato che scrive: «V’è un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, fra tutti e in tutti» (Efe 4:5-6). DAF.