DOMANDA. Caro Fernando, nelle tue “Note al Vangelo di Matteo” (cap. 17, fine del par. 2) scrivi che per gli apostoli era già chiaro il progetto universale di Dio, cioè la prospettiva finale di andare da tutti i popoli. Allora perché inizialmente si limitarono a evangelizzare solo altri Ebrei e Pietro ebbe bisogno di un chiaro segno di Dio per capire?

RISPOSTA. La fede ebraica, con le sinagoghe, era già diffusa in vaste aree, perciò raggiungere Israele era già un raggiungere il mondo. All’inizio gli apostoli attuarono… il programma iniziale! Ho comunque aggiunto alle “Note” la seguente frase esplicativa: «L’universalità, fra l’altro, era già iniziata con la fondazione delle sinagoghe in una vasta area del mondo, che spingeva persone «di ogni nazione che è sotto il cielo» ad andare a Gerusalemme (Atti 2:5)».

Prima di Atti 10, per un Gentile era possibile far parte del popolo di Dio, facendosi circoncidere e sottoponendosi alla legge di Mosè. Era anche possibile adorare il Dio di Israele senza entrare a far parte della nazione di Israele. Prima di Atti 10 non era però possibile essere battezzati se non si era circoncisi, mentre poi il percorso venne semplificato; nella sostanza non fu una rivoluzione: Dio è sempre stato aperto verso tutti gli uomini, alle sue condizioni.

 

REPLICA. Concordo con la tua risposta, ma il mio dubbio non è se Dio fosse da sempre aperto verso tutti gli uomini, hai ragione che ciò è evidente nella Scrittura. Quello che non mi è ancora chiaro è perché i discepoli, se davvero avevano compreso l’opera universale che Dio voleva compiere, inizialmente hanno predicato il Vangelo soltanto agli altri Ebrei. Gesù aveva detto che gli sarebbero stati testimoni a Gerusalemme, in Samaria e fino alle estremità della Terra, ciononostante mi sembra che inizialmente questo non fosse loro poi così chiaro. O era Dio che agiva così precedentemente ad Atti 10? È proprio una cosa che non capisco e che la tua risposta non è riuscita a chiarirmi del tutto.

 

RISPOSTA ALLA REPLICA. Mi sono chiesto e richiesto come mai proprio tu, nonostante abbia letto i miei libri precedenti e avendo una mente acuta, non riuscissi a comprendere. Alla fine ho scoperto che ero io ad avere idee sbagliate, che non mi permettevano nemmeno di accorgermi del problema. Mi hai fatto e ci hai fatto, perciò, un bel servizio.

Si ha in genere l’idea che in Atti 10 vengano “aperte le porte del Vangelo ai Gentili”, mentre in realtà in Atti 10 Dio “inventa” un “Vangelo semplificato”, affidato a “nuovi missionari”. In Atti 10, insomma, non c’è l’espansione di ciò che c’era prima, ma Dio ha ritenuto che fosse giunto il tempo per mettere in campo un nuovo e impensabile modo per accelerare la diffusione del Vangelo fra i Gentili.

Tutto ciò, naturalmente, ha bisogno di adeguati chiarimenti, che non solo precisino qualche concetto, ma che reimpostino il problema. Questo però lo faremo in un post a parte, che inseriremo subito dopo questo e dal titolo:

Sei varianti del Vangelo predicato